Civitanova del Sannio

Le feste civili e religiose, le attività culturali, sportive e ricreative, le fiere, le sagre, i prodotti agroalimentari, la gastronomia sono un motivo in più per apprezzare questa bella terra. Situata a 650 m. s.l.m., tra il fiume Trigno e la Montagnola (1421 m. s.l.m.), è a 25 Km di distanza da Isernia. Attualmente conta circa 1.000 abitanti.

Civitanova è uno dei pochi esempi, nel Molise, di "città di fondazione"; si tratta, infatti, di una "città nuova", fondata, cioè, in un sito diverso dal suo più antico nucleo, oggi area archeologica denominata "La Civita", dove sono visibili i resti di un importante recinto sannitico. La nuova  Città sorse nell'alto medioevo in posizione meno esposta ma ugualmente sicura, tale da non avvertire la necessità di opere artificiali. Ascrivibile a quest'epoca è l'impianto urbanistico del "Colle", arroccato su di una emergenza calcarea con una strada di avvolgimento che ne definisce il perimetro.

Al centro dell'antico abitato e nella parte più elevata sorge la Chiesa di San Silvestro papa. Più volte restaurata si sviluppa a tre navate; la centrale e' coperta da un pregevole soffitto a cassettoni del  1668, di Alessandro De Mascio, recentemente restaurato e riportato alla sua originale bellezza e splendore da un intervento della Soprintendenza delle Belle Arti della Regione Molise. La Chiesa conserva  dipinti dei pittori locali: Giovanni Fiorante (sec. XVIII) e Pasquale De Curtis (sec. XIX-XX), gli affreschi di Vincenzo Colecchia (1911) e una pregevole scultura della senese Amalia Duprè.

Da segnalare inoltre i resti del cosiddetto “Monastero di San Benedetto di Bagnolo” o “Santa Brigida”, che richiama il Conte Berardo d’Isernia e sua moglie Gemma che lo ingrandiscono nel XI  secolo. Viene distrutto dal terremoto del dicembre 1456 ad eccezione della torre. I resti sono visibili in prossimità del fiume Trigno, dove un sentiero alberato conduce, salendo, in località Santa Brigida.

È possibile ammirare per lo più i resti della sola torre campanaria. “De Jumento Albo” (Del Cavallo Bianco) era il nome della strada che passava vicino il monastero e dal 1184 è l’unico appellativo per riconoscere la Badia di San Benedetto dalle altre omonime.

Per ulteriori informazioni, o per conoscere in dettaglio la storia di Civitanova del Sannio e gli eventi che vi si organizzano vi invitiamo a visitare i link:

Cosa vedere nei dintorni

  • Pietrabbondante: Teatro Sannitico
  • Pescolanciano: Castello D’Alessandro e Antica Fabbrica di ceramiche – Riserva MAB di Collemeluccio
  • Agnone: Fonderia e Museo delle Campane
  • Frosolone: Museo dei Ferri Taglienti – Parco eolico
  • Roccavivara: Santuario di S.M. del Canneto e resti archeologici
  • Castel San Vincenzo: Abbazia Benedettina – Monastero e scavi archeologici

Agnone - N'doccia
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Pescolanciano - Castello D’Alessandro
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Di Pietro [CC-BY-SA-3.0 o GFDL], attraverso Wikimedia Commons

Roccavivara - Santuario di S.M. del Canneto
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Cominensis at it.wikipedia [GFDL, CC-BY-SA-2.5, GFDL o CC-BY-SA-3.0-2.5-2.0-1.0], da Wikimedia Commons

Castel San Vincenzo - Abbazia benedettina
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Di Bryan (Abbazia de Vincenzo) [CC-BY-2.0], attraverso Wikimedia Commons

Teatro Sannitico - Pietrabbondante
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Di Pietro [CC-BY-SA-3.0 o GFDL], attraverso Wikimedia Commons